Molti giochi ormai si concentrano sull’endgame.
Concentrarsi sull’ endgame ormai è una cosa fatta da molti giochi, ad esempio Destiny o (si spera) Anthem. Un endgame fatto bene ora come ora significa un gioco di lunga durata. E gli sviluppatori di The Division lo sanno bene, infatti nel primo titolo a tema una volta finita la storia del gioco si cadeva in un ciclo infinito di ripetitività. Con il secondo capitolo gli sviluppatori si stanno assicurando di non cadere nella stessa trappola. Noi potremmo già darci un occhiata dal 7 al 10 Febbraio con la Beta privata. Nella beta potremmo vedere gl inizi della campagna e l’endgame iniziale. Una volta finita la campagna, per fare un esempio, ci ritroveremo a difendere tutto quello che abbiamo costruito durante la campagna.
In pratica si può dire che gli sviluppatori si siano presi del tempo dopo il primo capitolo della saga e ne abbiano fatto tesoro per decidere come approcciare il capitolo 2.
Julian Gerighty, direttore creativo dice ” Una delle cose più importanti per The Division 2 è l’endgame e ci concentreremo su esso. Abbiamo lanciato The Division 1 con davvero poche aspettative e programmazione per l’endgame. Aveva una bella campagna, raggiungevi il livello 30, ma poi l’endgame aveva davvero poche attività. Dopo la patch 1.4 abbiamo deciso di tagliare i DLC per trasformare The Division nel gioco che volevamo che fosse. E questa mentalità ci aiuterà a creare un secondo capitolo con il piede giusto”
The Division 1 è molto diverso ora rispetto a quando è stato lanciato in passato. Le varie migliorie del primo capitolo sono qualcosa che gli sviluppatori hanno voluto portare fin dall’inizio nel secondo capitolo. Ad esempio i contenuti delle varie patch dalla 1.2 in poi, dal sistema di taglie, ai tier, alle armi esotiche, all’arena PvP. Tutto questo sarà disponibile al lancio, ed inoltre i DLC saranno gratuiti per il primo anno di gioco. Insomma un buon mantenimento delle meccaniche del gioco oltre che un metodo per tenere i giocatori incollati al gioco.
