Come finisce Destiny 2: La Mente Bellica.

Come finisce la seconda espansione di Destiny 2? Si stiamo parlando della Mente Bellica.

Si, stiamo parlando di vecchie espansioni, sarà che ci sentiamo nostalgici ma sicuramente a qualcuno potrà interessare. Questa espansione si svolge su Marte, il primo luogo in cui Umani e Viaggiatore si incontrano, mentre Guardiano e Spettro inseguono quel che resta della Legione Rossa. Giunti sul pianeta vedono che le Warsat iniziano a precipitare sul pianeta rosso.

Il Guardiano viene chiamato da Ana Bray che richiede aiuto giacché una sorta di nuova setta dell’Alveare sta attaccando il Centro di Ricerca del pianeta. All’interno di questa si trova Rasputin nota anche come la Mente Bellica. Quelli incontrati nel Cosmodromo erano infatti solamente dei frammenti della Mente Bellica. Ana però non vuole coinvolgere l’Avanguardia è dunque chiede aiuto solamente al nostro Guardiano. L’obbiettivo è ovviamente proteggere Rasputin. 

Scopriremo che Ana prima di essere una Guardiana era una scienziata in questo centro di ricerca, vista la sua abilità nell’aprire le porte e la sua conoscenza della struttura. Rasputin stesso aiuterà il nostro Guardiano a difenderlo dalle orde dell’Alveare attivando un’arma simile a un giavellotto chiamata Valchiria.

Nel nucleo di Rasputin si troverà già Zavala che sgriderà Ana per non aver aiutato durante l’assalto di Ghaul sulla terra. Questa però si difende ed ha dalla sua il fatto che in quel periodo la luce le era stata sottratta. Inoltre afferma che avere Rasputin dalla loro può aiutare in casi simili in futuro. 

La struttura si scuote e Zavala rivela che su Marte c’è anche un altro problema: Xol si è risvegliato. Xol è una delle Divinità Larvali dell’Alveare. Ana vuole abbattere Xol con Rasputin ma Zavala lo reputa troppo pericoloso e dunque formula un altro piano.

Il nostro eroe va dunque sotto terra alla ricerca della divinità. Giunti sul posto, tuttavia, trovano ad attenderli Nokris, l’araldo di Xol nonché il figlio esiliato di Oryx. Dopo che il Guardiano riesce a sconfiggere Nokris, posiziona il frammento, facendo emergere Xol, il quale, però, si dimostra disinteressato dal frammento e seppellisce il Guardiano nelle caverne di ghiaccio che stanno crollando con i suoi spostamenti. Sebbene il Guardiano e lo Spettro riescano a uscire fuori dalle macerie, Ana li avverte che Xol si sta dirigendo direttamente verso la struttura di Clovis Bray per distruggere Rasputin, in modo che niente, nemmeno i Guardiani, potranno fermarlo.

Zavala è dunque costretto ad accettare l’uso di Rasputin. Ana dunque ci farà inibire i freni di Rasputin per incanalare tutta la potenza della Mente Bellica nella Valchiria. Ovviamente i nostri eroi vinceranno.

Il Guardiano si riunisce quindi ad Ana e Zavala nel nucleo centrale di Rasputin. Parlando in russo (venendo tradotto da Bray), Rasputin dichiara che mentre la famiglia Bray cercava di trasformarlo in un “salvatore onniveggente”, e l’Avanguardia cercava di brandirlo come “un’arma primitiva”, avrebbe definito la propria esistenza d’ora in poi, e decide di difendere l’umanità alle sue condizioni. Rasputin rilascia quindi una nuova rete di Warsat ai margini del Sistema Solare e oltre, per garantire che non ci sarà mai più una minaccia per il sistema. Dopo la sconfitta di Xol, i resti della Legione Rossa, guidati da Val Ca’uor, diventato il loro nuovo Dominus, attaccano il Leviatano nel tentativo di assassinare l’imperatore Calus. L’imperatore convoca di nuovo i Guardiani sulla sua nave, e con l’aiuto dei poteri psichici di Calus i Guardiani respingono l’assalto della Legione Rossa e sconfiggono Ca’uor. Calus si congratula quindi con i Guardiani per i loro sforzi e dice loro che attende il giorno in cui saranno al suo fianco quando arriverà la fine.

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