Bologna Nerd Show – Ci siamo stati e…

A Bologna, dopo il grande successo della seconda edizione, ha avuto luogo il terzo Nerd Show, fiera del gioco e del fumetto a tema appunto nerd.

Questa fiera coinvolge i più giovani ma riesce anche ad emozionare diversi nostalgici di vecchia data.

Presso i padiglioni 25, 26, 28 e 29 della enorme fiera di bologna la varietà di proposte ed opportunità ha sicuramente permesso di trovare grande soddisfazione ad ogni tipo di avventore e al proprio palato; da chi ama l’illustrazione, a chi ama il retro gaming, a chi segue youtuber più o meno famosi, passando per il divertentissimo ring di wrestling fino poi arrivare agli immancabili spettacoli su palco, con interviste a personaggi famosi, concerti, e la gara cosplay.

Il tutto è orchestrato con una magistrale organizzazione che non fa invidia alle più grandi fiere italiane, che vedono avvicinarsi dallo specchietto retrovisore l’evento di Bologna con grande velocità, sopratutto se, come succitato, siamo solo alla teza edizione.

Nonostante la giovane età della fiera si percepisce sempre un senso di accoglienza e mai di smarrimento; le aree ristoro e gli ampi spazi per potersi rilassare rendono godidibile ogni singolo metro quadro del complesso, persino per un vecchietto col mal di schiena come me.

Ciò che personalmente mi ha colpito di più è proprio il connubio e la convivenza tra nuove proposte e nostalgia canaglia che rende emozionante la partecipazione per chiunque, evidenziando un piano ben strutturato e mirato per rendere la fiera un successo fin dalle prime luci della sua esistenza.

Vedere i tornei dei videogiochi per ragazzi, come ad esempio Fortnite, affiancati ad una sala di retrò gaming, che permette di rievocare sentimenti di quando da piccoli si giocava col vecchio Commodore 64, o far provare ai propri figli quelle enormi scatole che con pochi bit riuscivano a dare a noi le stesse emozioni che loro provano con grafiche super dettagliate, suscitano dei sentimenti che, uniti, permettono a tutti di condividere emozioni senza mai sentirsi in competizione, come purtroppo al giorno d’oggi succede spesso tra le varie generazioni.

Il concerto di Cristina d’Avena è un altro esempio lampante di questa visione idilliaca dove più generazioni si incontrano, riempiendo un palazzetto, per ammirare le doti canore della stupenda cantante che ha migliorato infanzia e giovinezza di ognuno di noi, accompagnata da dei sempre verdi Gemboy che ci deliziano anche con il loro più famoso brano “Orgia Cartoon”.

Se dovessi fare un appunto sotto questa prospettiva, chiederei allo staff del Nerd Show di rendere il concerto di Giorgio Vanni, anch’esso cantante e autore di tantissime sigle dei cartoni animati, più coinvolgente e meno “parlato”, in quanto tra una canzone e l’altra spesso ci si dilunga in 5 minuti abbondanti di chiacchiere mentre il pubblico non aspetta altro che sentire le canzoni, che, c’è da ammetterlo, in rivisitazione acustica con voce e chitarra emozionano meno rispetto alle classiche versioni con le basi musicali, specialmente se questo stesso spettacolo si è svolto identico per due edizioni consecutive.

In conclusione questa fiera lascia soddisfatto chiunque abbia deciso di passare questo weekend all’insegna del mondo nerd, ha ancora grandi potenzialità di crescita e ha già ingranato una marcia che la spinge celere verso i livelli di eventi maggiori; anno dopo anno si migliora, ci coinvolge, e ci lascia con un bellissimo cartellone appeso sopra i nostri occhi proprio all’uscita del complesso: “Arrivederci al Nerd Show 2021”

Articolo di: Massimiliano Diana

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *