In seguito alla furia e alle numerose lamentele in rete da parte dei fan, Netflix ha deciso di rimuovere il nuovo doppiaggio proposto per il celebre anime Neon Genesis Evangelion.
Probabilmente il caso non si sarebbe neanche posto se si fosse trattato di un anime meno conosciuto, ma la celebrità del capolavoro del mangaka Hideaki Anno (sicuramente riconosciuto all’unanimità dal popolo del web come una delle prime pietre miliari che ci hanno avvicinato al mondo otaku) ha attirato l’attenzione di un pubblico esigente.
Tra i primi dettagli che ci hanno fatto storcere il naso, la scelta di cambiare la traduzione del termine Shito (da sempre tradotto con “Angeli”) in “Apostoli”: sicuramente una scelta di traduzione più vicina al giapponese, ma che si discosta troppo da ciò che il pubblico ha sempre udito. Inoltre viene ulteriormente percepita come errore, dal momento che nella schermata degli Eva si legge sempre e comunque il termine “Angel”ogni volta che i protagonisti si ritrovano ad affrontare i mostruosi antagonisti.
Gualtiero Cannarsi, responsabile artistico italiano dei film dello studio Ghibli e dialoghista e direttore dell’adattamento di numerosi anime, ha difeso il proprio progetto sostenendo che il nuovo doppiaggio sia sicuramente più fedele alla versione giapponese. Per quanto riguarda la questione Angeli e Apostoli, ha confessato che la scelta di traduzione di vent’anni fa sia stato chiaramente un errore, ma che fosse un compromesso tra le due scelte fatte dallo stesso mangaka all’interno della propria opera.
Sorvolando sulla scelta di traduzione di altri termini(Eva e Unitò, etc.), ulteriore elemento di polemica è stata la precaria grammatica italiana di alcune frasi che risultavano del tutto incomprensibili; di seguito sono riportati alcuni esempi:
- «Beh, Shinji, io non posso fare altro che stare qui ad annaffiare. Però, quanto a te, quanto a quel che non puoi far che tu, per te qualcosa da poter far dovrebbe esserci. Ma non ti costringerà nessuno, pensa da te stesso, decidi da te stesso che cosa tu stesso possa fare. Beh, che tu non abbia rammarichi»
- Per quanto riguarda il linguaggio militare, molte espressioni parevano arcaiche «nessuna recalcitranza, abbattete l’obiettivo»
- Anche alcune espressioni dei protagonisti parevano difficili da interpretare e spesso durante i dialoghi non si comprendeva più il sesso di chi parlava «procedere alla messa in uso come da programmato».
Non è la prima volta che l’operato di Cannarsi riceve delle critiche, ciò che rimane ignoto è il motivo di un doppiaggio così approssimativo e scarso: inizialmente si sosteneva che un nuovo doppiaggio fosse necessario perché i costi dei diritti di quelli già esistenti era troppo elevato, ma in seguito queste voci sono state smentite.
Netflix ha chiuso la questione ritirando il prodotto e assicurando che verrà sostituito al più presto da una versione più adeguata: sicuramente ne può uscire un ottimo lavoro, anche distanziandoci da quella che fu la traduzione originale, magari senza ridursi ad utilizzare Google Translate…