Il gaming oggi: quanto “vale” il mondo dei videogame

Basta perdere tempo con i videogiochi. Quante volte da giovani l’abbiamo sentito dire dai nostri genitori. E invece il mondo dei videogiochi non è per nulla una perdita di tempo, ma ormai un business consolidato che ogni anno permette ad aziende di produzione e sviluppo di questo settore un fatturato complessivo di centinaia di miliardi di dollari. Si pensi a quanti rami dell’economia muove il gaming e a quante figure professionali vengono coinvolte: sviluppatori, programmatori, visual effect, designer, copywriter, ingegneri, fonici, doppiatori, ma anche tutto il settore del merchandising, della gestione eventi, della distribuzione e rete vendita, le sponsorship, e chi più ne ha più ne metta. Insomma il gaming è parte dell’alta economia che ogni anno di più diventa vivo attivo, tanto da diventare quasi trainante per l’economia di altre aree dello sviluppo di un territorio.

Il gaming un business in costante crescita 

Il settore dei videogiochi insomma non è un gioco da ragazzi. Oggi, infatti, non si parla più di giochini per l’intrattenimento ma di esperienze videoludiche. E qualche volta che portano anche soldi nelle tasche dei gamer. Sì, perché oltre ad essere giocati sui nostri pc o sulle console, i videogiochi sono una fonte di rendita per chi diviene campione di quel particolare gioco nei tornei nazionali e internazionali. Si pensi agli e-Sports che attraggono milioni di persone ogni anno e per i quali si organizzano veri e propri mini campionati che determinano un vincitore. A lui andrà il montepremi ma anche la possibilità di diventare influencer di quel gioco, con le conseguenze che tutti possono immaginare: sponsorship, ricavi dai social e tanto altro. E questo si trasforma in un enorme business per le maggiori case di produzione di gaming che vedono nel settore una costante crescita pari o superiore a quello di tanti altri ambiti dello svago e dell’intrattenimento online. Un classico esempio è quello delle sale da gioco digitali che replicano sul web l’esperienza dei casinò fisici: secondo i dati dell’ADM (Agenzia delle Dogane e dei Monopoli) il comparto di giochi di carte, slot, bingo online e altri simili giochi ha ricavi importanti (Inserire numeri possibilmente), sia per la qualità dei prodotti al loro interno, sia per le promozioni lì presenti, ad esempio il codice promozionale Sisal, che garantiscono un’esperienza di gioco di ottimo livello. Qui, peró, parliamo di un settore parallelo ma diverso.

Si pensi, infatti, che nel solo mercato italiano il mondo del videogame ha fruttato la bellezza di 2 miliardi e 243 milioni di euro nel 2021. Un giro d’affari in crescita del 2,9% rispetto al 2020. Questo secondo i dati di Iidea (Italian Interactive Digital Entertainment Association), l’associazione che riunisce le maggiori aziende del gaming. Per capire di quale crescita parliamo basta guardare i dati degli anni precedenti con un introito totale di 1,80 miliardi di euro nel 2018 e un aumento dell’1,7% l’anno successivo. Nel 2020 il boom con un incremento del 21,9% e più di 2,2 miliardi di euro di fatturato. 

Il totale di questa cifra, inoltre, deve essere diviso tra il segmento software, che porta un valore pari a 1,8 miliardi di euro, e quello hardware (le console e le gaming station) il cui comparto registra un fatturato di 443 milioni di euro, con un trend di crescita del 2,1% sulla precedente rilevazione. Globalmente, invece, si stima che l’industria del gaming abbia superato quelle di musica, cinema e streaming online, con un fatturato complessivo di oltre 152 miliardi di dollari. Per avvalorare il discorso che il gaming è una questione di business per tutti si può dare uno sguardo ai titoli più venduti.

Secondo i dati raccolti ancora da Iidea, nella top 3 dei prodotti videoludici di maggior successo nel nostro Paese troviamo infatti Grand Theft Auto V – Rockstar Games, FIFA 22 Electronic Arts e FIFA 21 Electronic Arts. 

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