fortnite stagione 5: analizziamola

Dove vuole arrivare Epic ?

Ora che finalmente tutte le notizie relative alla stagione 5 di fortnite sono uscite possiamo finalmente analizzarle tutte. Quello che vogliamo anche capire e dove sta puntando Epic. Inutile dire che questo è l’attuale più grande lavoro gestito dal colosso americano; e ciò si può vedere anche dall’ enorme numero di assunzioni. Ma lo scopo di tutto questo qual’è? Sfornare ogni 2/3 settimane una nuova modalità o un arma è un semplice modo per tenere incollati i gamer al gioco o qualcosa di più?

Fornite ha una mole di contenuti senza pari.

Partiamo dunque da questa nuova stagione, che inizia come ogni altro evento senza alcun intoppo. Pass battaglia al costo di 950 V-Bucks, che nonostante il gioco sia Free To Play sembra non pesare alle tasche degli amanti della saga. Sopratutto perché una volta acquistato il primo pass non è difficile accumulare abbastanza V-Bucks con lo stesso per sbloccare il successivo. Infatti il numero di V-Bucks ottenibili nei Pass superano i 950 necessari per l’acquisto. Difatti il pass ne contiene più o meno 1500, permettendoci cosi anche il risparmio per qualche acquisto nello store.

Da questo possiamo capire che forse Epic è disposta a perdere qualche guadagno. Elargendo più moneta virtuale del dovuto per mantenere una buona mole d’utenza sui server. In fondo i guadagli non vanno affatto male. Ed è sicuramente una buona strategia continuare a tenere milioni di gamer attivi in partita per crescere di fama.

A dimostrare ciò possiamo vedere come non sia un caso che da questo mese anche le sfide, di solito ad appannaggio degli acquirenti del Season Pass, siano disponibili in minor numero anche per gli utenti standard per un totale di venti stelle bonus ogni settimana. MA furbescamente il boost del xp è stato lasciato a quattro sfide, in modo da avvantaggiare chi ha speso. Altresì molto intelligente la decisione di lasciare le sfide per gli stili delle skin più complesse per periodi prolungati di tempo. Così  facendo ci sarà sempre lo stimolo a tornare a giocare per fare qualcosa anche una volta arrivati al colmo del Pass Battaglia.

Ciò che si nota sin dalle prime ore di gioco è che sembra Fortnite sia ormai un enorme armadio in cui collezionare skin e altri contenuti aggiuntivi: vedere 70 player su 100 virare a Spiagge Snob per aprire le casse ne sembra una conferma. Insomma la vittoria reale è ormai passata in secondo piano rispetto all’ accumulo di collezionabili.

Un Gameplay in continua modifica.

E mentre aspettiamo che i novelli tornei di Fortnite ufficiali abbiano inizio, con il primo Summer Skirmish da otto milioni di dollari di montepremi, osserviamo Epic sperimentare nuove feature per rendere il gioco sempre più vario e divertente.

Esaminando la mappa ci accorgiamo come sia stato deciso di non dividere la community in location diverse ( come PUBG) ma di evolvere la mappa seguendo un criterio ed un evoluzione “storica” coinvolgendo i giocatori giorno per giorno.

Gli squarci infatti hanno portato nella mappa epoche differenti, creando biomi e zone a tema Cowboy e Vichinghi solo per citarne alcuni.

Oltre a ciò alcuni squarci saranno rintracciabili sulla mappa per permetterci un teletrasporto diretto al cielo permettendoci un vantaggio tattico grazie al spostamento con il deltaplano. Una scelta che aggiunge dinamismo al gioco proprio come le ultime safe zone, che difatti non saranno più concentriche rendendo più difficile barricarsi in fortini inespugnabili.

Epic sta inoltre valutando attentamente l’aggiunta di mezzi di spostamento nella mappa. In effetti la mappa a confronto di Player Uknown Battleground o H1Z1 è estremamente piccola e meno cacciarona. L’aggiunta di un kart per 4 player infatti non sembra attirare sdegno dalla community, anzi riduce di tanto i tempi morti tra un spostamento e l’altro. Non mancano ovviamente aggiornamenti alle armi in game ma non sono state aggiunte nuove armi.

Il tentativo di rimescolare le carte serve anche a continuare a far parlare Youtuber e Streamer. Che senza ombra di dubbio hanno dato una popolarità che altrimenti il gioco non avrebbe raggiunto.

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