I predatori di Fundament

Fundament. Un pianeta gassoso di un sistema solare sconosciuto. Qui si è insediato l’Alveare agli inizi di tutto ancor’prima della storia che tutti conosciamo. Questo pianeta tendenzialmente pericoloso tra tempeste, piogge acide e oceani tossici presenta un ulteriore minaccia che gli abitanti dell’Alveare conoscono bene.

Gli Stomjoy. Questi predatori sono essenzialmente nuvole viventi. Queste nuvole, una volta giunte in prossimità di zone abitate tendono ad allungare verso il terreno dei tentacoli con i quali si nutrono. Ognuno di questi tentacoli presentano delle “stelle trappola”. Citando Xi Ro, la terza sorella figlia dell’ Osmium King:

“Nonostante la luce ti renda felice, questa è da evitare. Altrimenti… sarai mangiato.”

Le Stormjoy secondo l’Alveare sono un modo più che dignitoso per gli Anziani di scegliere la morte. Un Cavaliere abbastanza abile potrebbe, con la sua spada, riuscire a tagliare queste stelle usate come esca dai tentacoli del Stormjoy. Xi Ro ci tiene ad evidenziare che ne ha ben sei!

Gli Stormjoy però non sono l’unico pericolo di Fundament. La morte può arrivare anche tramite la caduta in mare. Come ben sapete il mare di Fundament è tossico. La tempesta è un altro grattacapo per gli abitanti del posto: la pioggia è acida e molto spesso potrebbe scogliere le carni dei sfortunati. Ed inoltre i fulmini che sfuggono al Cattura Fulmini potrebbero letteralmente vaporizzare le persone. 

Senza considerare le Madri o gli Helium Drinkers. Insomma, questo mondo è altamente mortale anche per le creature dell’Alveare.

Xi Ro specifica anche che Fundament è davvero enorme è pieno di misteri. Se non si conosce qualcosa, quel qualcosa potrebbe ucciderti. La maestro di Xi Ro, taox, afferma che forse è proprio per questo che gli abitanti dell’Alveare hanno delle vite cosi corte. In questo modo le generazioni successive nasceranno prima potendo così adattarsi più velocemente all’ambiente ostile. 

Fonti

Destiny Grimoire anthology volume 1.

I nomi sono mantenuti volutamente in Inglese.