Ci vergognamo di giocare?

Ma ci si può vergognare di giocare? – di Federico Cabirri

Ciao lettori di GamingToday, mi presento,sono Federico Cabirri, per tutti Kikko, questo è il primo di tanti appuntamenti che avremo qui su GamingToday.
Sono uno streamer, opinionista ed esperto (a modo mio) del mondo dei videogiochi, amministro tantissime community legate ai videogiochi e grazie al mio lavoro da streamer viaggio molto e ho la possibilità di vedere l’industria del videogioco nella sua forma più reale ma se devo descrivermi a voi vi dico che sono un videogiocatore.
Ora che le presentazioni sono fatte, vi faccio una domanda, ma ci si può vergognare di giocare?
Una volta era uso comune che i videogiocatori si riunissero in piccoli gruppi nascosti dalla luce del sole, videogiocare era effettivamente mal visto un po’ da tutti quelli che non ne usufruivano, spesso e volentieri si teneva nascosta questa passione, ma i tempi sono cambiati no?
Be non sembrerebbe proprio, o almeno non per tutti i videogiochi.
Come vi ho detto prima gestisco tante pagine di altrettante community dedicate a svariati videogiochi, tra questi c’è anche la pagina di Brawlstars il nuovo gioco di SuperCell che sta spopolando in questi ultimi mesi

La scorsa mattina mentre mi recavo al lavoro mi arriva un messaggio alquanto strano da un utente di questa pagina, questo è il testo preso parola per parola :

Buongiorno, sarebbe possibile impostare il gruppo brawlstars su gruppo chiuso? Non vorrei che tutti i miei amici vedessero ogni volta che scrivo su una pagina di un gioco del cellulare, sarebbe una cosa carina visto che non ho intenzione di creare un account finto per scrivere

Dopo questo primo messaggio, ammetto di essere stato un po’ provocatorio e ho giocato sulla questione “ma perché non convivi in pace con te stesso e la tua passione?”, dopo un bell’insulto ribadisce la sua posizione motivando in questo modo:

Lavoro in uno studio legale, non voglio che i miei clienti e colleghi vedano che scrivo che un personaggio fa schifo in un gioco del cellulare scusa. Ho shoppato più di 100 euro, amo questo gioco, ma questa è una cosa seria non una richiesta senza senso.
Io di solito contribuisco molto alla comunità, do consigli a chi ha appena iniziato ecc, però vorrei farlo senza essere visto come uno sfigato o un matto dai miei colleghi etc. Mi sembra normale no?

La conversazione è andata avanti ancora un po’ vi faccio solo immaginare quanto si siano alzati i toni diventando addirittura minacciosi, ma non voglio entrare in questo argomento perché dovrei scrivere un poema sul buon senso.

Quello che voglio analizzare insieme a voi è la motivazione che ha spinto questo ragazzo a contattarmi, leggendo i suoi commenti è interessante il fatto che divida il problema tra amici e lavoro, intendendo che gli amici lo prenderebbero per pazzo mentre per quanto concerne il lavoro verrebbe, credo, considerato immaturo vista la professione che è andato a scegliersi.
Per chi se lo stesso chiedendo non pensiate che questo sia un caso isolato, ho scoperto che queste richieste sono sempre più frequenti, arrivano generalmente da ragazzi con un età compresa tra i 18 e i 24 anni quasi solo esclusivamente di sesso maschile, insomma da una fascia d’eta dove al giorno d’oggi videogiocare fa parte della vita di tutti i giorni, un passatempo ormai sdoganato rispetto al passato ma che evidentemente a livello mentale viene ancora considerato da chi ne fa uso qualcosa di immaturo a da tenere nascosto.
Visto che generalmente si demonizzano i videogiochi e si tenta di screditarli in ogni modo voglio fare un esempio pratico, criticando un altra passione per farvi capire quanto i nostri dubbi ed incertezze siano sempre e solo frutto di un modo ottuso di vedere le cose e che forse, a volte, guardare le nostre passioni da un altro punto di vista possa essere un modo per viverle meglio.

Prendiamo sempre come soggetto sempre il ragazzo che mi ha contattato, quindi amici e una brillante carriera da avvocato davanti a sè, ma diciamo che la sua passione non siano i videogiochi ma le motociclette, oggettivamente parlando sotto ogni aspetto andare in moto sia che si vada in pista o strada è una passione esponenzialmente più pericolosa che giocare con i videogiochi e anche più dispendiosa, ma che dal punto di vista culturale viene vista più normale e più standard che videogiocare, vi pongo tre domande, datevi la risposta che volete ma sono sicuro che capirete dove voglio arrivare:

Se foste un cliente di questo avvocato, lo riterreste più affidabile pensandolo davanti ad un videogioco o cavalcando una moto?
Se foste un amico di questo avvocato, lo riterreste più pazzo ad aver speso 100 € in un videogioco o migliaia di euro tra moto ed equipaggiamento?
Se conosceste questo avvocato su facebook vi stupirete più di vedere un suo post dove si lamenta per il bilanciamento di un videogioco o di un post dove si lamenta di non essere riuscito a toccare i 300 km/h con la sua moto?

Insomma messa cosi, non preferireste vedere un mio amico/cliente davanti allo schermo di un telefono a giocare piuttosto che andare in moto?;la realtà dei fatti è che a prescindere dalla passione che un nostro amico abbia sia che sia un avvocato, un medico o chiunque altro dobbiamo accettarla e essere contenti che quella passione gli permetta di vivere meglio la sua vita e mai in nessun caso dobbiamo per partito preso criticarla.
Questo confronto era semplicemente per farvi capire quanto ogni passione abbia i suoi pro e suoi contro, ma il tutto sta nella cultura che abbiamo, dobbiamo smetterla di pensare al giudizio degli altri e vivere le nostre vite come meglio crediamo e se giocare ad un videogioco o andare in moto ci rende migliore la vita o semplicemente ci piace, non dobbiamo di certo farci problemi o pensare a creare identità alternative per condividere con il resto del mondo queste passioni.
Giocare con i videogiochi è la mia passione, ne vado fiero e continuerò per tanto tempo a coltivarla, spero che leggendo questo articolo chiunque di voi avesse qualche dubbio se ne ricreda.

Cari lettori io vi saluto è stato un piacere intrattenervi per qualche minuto ci rileggiamo a breve su queste pagine.

Guarda il video live di Kikko su www.twitch.tv

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