Come finisce la terza stagione di Dark

Dove siamo?

La seconda stagione si concludeva con l’apocalisse imminente, i barattoli della centrale sono stati aperti e tutti i nostri protagonisti stavano cercando di salvarsi la pelle, in primis Jonas, sia il nostro che quello del futuro, entrambi intenzionati a mettere al sicuro la giovane Martha. La giovane però non rimane nel bunker e si ricongiunge con il giovane Jonas del presente, firmando la sua condanna: infatti sbuca Adam il quale le spara, facendo in modo che il suo io più giovane possa intraprendere il cammino che lo ha portato ad essere il suo io futuro.

L’uomo scompare e subito dopo entra un’altra Martha, diversa, con i capelli neri ed una versione tutta sua della macchina del tempo, decisa a salvare Jonas e a portarlo nel suo mondo. Qui il giovane si ritrova in un mondo dove la sua esistenza non è contemplata, ma che nonostante ciò si ritrova comunque a percorrere gli stessi tristi eventi, anche se con delle modifiche.

In questo nuovo mondo farà inoltre la conoscenza di Eva, la versione futura della Martha di questo mondo, la quale sembra ben consapevole di chi sia lui e da che mondo provenga, di fatto si dichiara assolutamente in guerra contro Adam, dicendo di essere intenzionata a preservare la vita ed il corso del tempo, mentre l’uomo vuole distruggerlo a tutti i costi.

Come si esce da un circolo infinito?

La situazione pare agli estremi, in un circolo senza fine privo di uscite, dove gli eventi sembrano essere irrimediabilmente destinati a ripetersi sempre nello stesso modo, causando solamente dolore e sofferenza a coloro che ne rimangono coinvolti.

La soluzione si presenta così, inaspettatamente: Claudia Tiedermann infatti è l’unica che mantiene un’unica presenza tra i due mondi (avendo eliminato la sua controparte) e quindi ad essere certa di tutti gli eventi. Rimane anche l’unica ad essersi spinta più in là, giungendo quindi ad identificare la vera origine di tutti questi intrecci temporali, la quale non risiede né nel mondo di Adam né in quello di Eva.

La risposta è in un terzo mondo, nel quale il dottor H.G. Tannhaus, a seguito del tragico incidente d’auto che gli strappò per sempre il figlio, la nuora e la piccola nipote, decise di dedicare la propria vita alla costruzione di una macchina del tempo, in modo da poter salvare le persone che amava con tutto l’animo. Comincia i lavori nel 1971 e li conclude nel fatidico giorno del 21 giugno 1986, giorno nel quale accende l’incredibile macchinario, dando inizio a tutto.

Claudia spiega tutto questo ad Adam ed anche dell’esistenza di alcuni “buchi” temporali in cui possono accadere più cose in contemporanea, giungendo quindi a risultati diversi: manda quindi Adam a salvare nuovamente sé stesso, il quale a sua volta dovrà salvare la Martha del secondo mondo e portarla con sé, dove tutto ebbe inizio. I due ragazzi giungono quindi al terzo mondo e a giungere al momento in cui il figlio di Tannhaus sta per imboccare il ponte, riuscendo con poche parole a farlo tornare indietro. Il destino viene quindi cambiato per sempre ed assistiamo ad un finale veramente commovente, in cui tutti i nostri protagonisti di cui abbiamo seguito le vicende fino ad ora, nel presente, passato e futuro di entrambi i mondi, cominciano letteralmente a dissolversi, divenendo polvere.

Come avete trovato questo finale? Vi è piaciuto come si sia conclusa la storia?

 

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