Sembrerebbe che la vendita del gioco del momento per Nintendo Switch sia legata ai motivi di protesta politica
Attualmente la vendita di copie importate di Animal Crossing: New Horizons è totalmente vietata in Cina. Più precisamente, la piattaforma di e-commerce di Alibaba, ossia taobao, ha trasmesso l’ordine ai rivenditori di smettere la vendita di copie di Animal Crossing: New Horizons e dunque l’importazione dello stesso. Questa restrizione non si limita al gioco ma riguarda tutto il franchising legato al mondo di Animal Crossing. Attualmente non è stata data una motivazione per questa restrizione però un idea nell’aria c’è.
Molti pensano che il divieto derivi dal fatto che il gioco permetta di condividere messaggi e slogan politici, nello specifico, come forma di protesta. Questa è infatti una condotta altamente disapprovata in Cina.
3/ After outbreak of coronavirus, it was difficult to organize physical gatherings. "We set up online assembly, but livestream is still a bit…boring. With a new game out, we can have virtual protests and we just have to use our creativity to make a new kind of protest tool." pic.twitter.com/lAx8fg3w25
— Joshua Wong 黃之鋒 😷 (@joshuawongcf) April 2, 2020
Questa tesi è effettivamente avvalorata dal fatto che Animal Crossing: New Horizons sia stato utilizzato da alcuni attivisti di Hong Kong per creare quelle che sono considerabili delle vere e proprie proteste, ma online. Potete vederne degli esempi proprio qua sopra. Animal Crossing è effettivamente diventato uno strumento di ribellione in mano a questi ragazzi.
“Dopo lo scoppio del coronavirus, era difficile organizzare incontri fisici. Perciò, abbiamo creato un comizio online”. commenta Wong, fautore dei postche abbiamo voluto condividere con voi qui sopra.
In questo momento i videogiocatori Cinesi riescono ancora ad utilizzare Animal Crossing: New Horizons, però sfruttano delle copie importate munite di opzioni di lingua Cinese. La più grande paura dei giocatori locali è però quella che, se mai sarà disponibile una versione locale del gioco, questa sia modificata. Sono temute delle restrizioni a livello creativo per le persone che vogliono giocarci, difatti non è da escludere che alcune funzionalità vengano bloccate, rendendo così impossibile sfruttare il titolo come strumento di protesta.
Voi che ne pensate?