Impazza il mercato delle SKIN

Foto di Erik Mclean

Il mercato delle skin ormai è un’attività che coinvolge milioni di appassionati, che non si limitano alla semplice compravendita ma che diventano dei veri e propri strateghi, quasi come nel trading.

Ne sono un esempio le vendite su Steam e la fluttuazione di alcuni tipi di skin come quelle per armi Counter Strike Global Offensive (CSGO), non solo per il normale andamento dei mercati, ma anche perché gli acquirenti, prima di comprare, mettono in vendita parte della loro libreria, così da assicurarsi sconti e prezzi ridotti.

Proprio il mercato CSGO su Steam è stato da poco protagonista di una sorta di bug di fine stagione, dovuto a traffici elevatissimi e a numerosi utenti pronti a scaricare tutti insieme il proprio inventario, proprio per riacquistare in modo vantaggioso. Una sorta di collasso dei server, dunque, che ha visto letteralmente fluttuare il valore di alcune skin in modo piuttosto rilevante, con oscillazioni importanti: l’Emphorosaur M4A1 SD, Ice Coaled e la AWP Duality hanno visto rialzi e ribassi a doppia cifra, generando un po’ di disorientamento tra i gamers, ma anche una certa fibrillazione, peraltro un po’ tipica dei saldi estivi su Steam. In generale, il lancio di Counter-Strike 2 ha scatenato i mercati, e anche skin da pochi centesimi ora si trovano solo a qualche euro, come ad esempio “La custodia del Morso di Serpente”: proprio custodie e coltelli, secondo fonti ufficiali, saranno protagonisti di aggiornamenti estetici, e ne consegue un rincaro generico dei prezzi.

La compravendita delle skin in realtà è un fatto così diffuso e consolidato che gli utenti possono essere considerati dei veri e propri investitori, mentre le aziende del comparto si stanno sempre più specializzando in proposte sempre nuove e attrattive. Di recente, ad esempio, la multinazionale americana-singaporiana Razer si è lanciata nel mercato delle Razer Skins, offrendo skin completamente personalizzate per console, ovvero PS5 e Xbox Series X/S, realizzate in vinile 3M, a prova di durata nel tempo. In pack completi oppure singoli, le Razer Skins, per ora soltanto negli Stati Uniti ma con probabilità di raggiungere anche il mercato europeo, sono state pensate anche per Steam Deck, Macbook Air 13” e Macbook Pro da 14” e 16””.

Le novità, dunque, alimentano un mercato che arriva a sfiorare anche i cento milioni di dollari in un mese: si pensi soltanto che 10mila dollari vale solo la skin “Factory New”, mentre gli adesivi “Reason Holo” arrivano anche a 40 mila dollari. Non solo: pare che la skin più preziosa di tutte sia una Blue Gem Karambit per coltello, che vale “solo” 1,5 milioni di dollari.

Non manca infine, proprio come in una vera e propria attività finanziaria, il prestito delle migliori skin concesso dai possessori ai giocatori di tornei di eSport i quali, esibendole durante la gara, ne fanno aumentare la popolarità, la richiesta dei fan e, di conseguenza, il prezzo praticabile.

Foto di Joshua Hoehne su Unsplash

Come si sa le skin sono oggetti che vanno ad abbellire un personaggio, e si tratta di un fatto semplicemente estetico, ovvero non influiscono sulle funzionalità e sui poteri dei protagonisti del gioco. Il loro valore, che, come si è visto, può raggiungere livelli molto elevati, dipende quindi dalla loro rarità, ovvero dalla loro disponibilità. Proprio per questo motivo si è diffusa tra gli amanti di eSport e scommesse di tutto il mondo la pratica dello skin betting. Di cosa si tratta, nello specifico? Il termine fa riferimento alla permuta delle skin come moneta o credito per giocare nei casinò online.

In particolare, sulla piattaforma ufficiale del gioco Steam è possibile giocare ai tavoli utilizzando proprio le skin come valuta, oppure, in altri portali, si possono trasformare in crediti di gioco. Durante il gioco, ad esempio a Blackjack oppure a Baccarat, si possono conquistare nuove skin e arricchire il proprio catalogo con oggetti sempre nuovi, come ad esempio coltelli, fucili, pistole, bastoni o spade magiche.  Questa pratica, estesa al mondo dei casinò, dipende dal fatto che giochi come League of Legends, CSGO e Defence of Ancient sono diventati talmente popolari tra gli appassionati da convogliare in sfide professionistiche, ovvero gli eSport. Si tratta di un pubblico vicino negli interessi, e per questo motivo sempre più utenti scelgono di effettuare depositi diretti con skin oppure di convertire le stesse in crediti virtuali.

Su Steam, di Valve Corporation, è inoltre ampiamente diffuso il fenomeno dello Skin Trading, come sopra anticipato, che peraltro è correlato a stretto giro al mondo delle scommesse skin. Soprattutto quando vengono aperte le cosiddette “casse skin” conquistate con i giochi, e colorate a seconda del valore, si scatena una vera e propria corsa all’oggetto più raro.

Il confine tra videogiochi e scommesse a distanza è, in questo contesto, piuttosto labile: il mercato delle skin è pienamente legale in Italia, ma attualmente c’è un vuoto normativo rispetto alla pratica delle scommesse, tenendo conto del fatto che i concessionari ADM autorizzati non hanno ancora aperto le porte a questo genere di attività. Il mondo del gioco d’azzardo legale segue comunque i trend e rincorre l’innovazione, per cui non è detta che in futuro anche in Italia si possa scommettere legalmente con le skin, come di fatto accade già da anni negli States.