La “collezione” dell’euro appartiene ad una serie di monete e banconote che da oltre vent’anni fanno parte della nostra vita, così come quella della maggior parte delle nazioni europee, almeno quelle che hanno aderito all’eurozona ed hanno sostituito la propria emissiione con l’euro. I due euro sicuramente rappresentano la variante più riconoscibile e ricercata, perchè quasi sempre le nazioni scelgono una raffigurazione molto identitaria, ed alcuni esemplari come le varianti con la stella sono immediatamente riconoscibili.
Ma quanto possono valere questi due euro con la stella?
E da dove “arrivano”?
Hai trovato i due euro con la stella? Ecco quanto puoi guadagnare
Oltre alle nazioni “fondatrici” del concetto di euro, anche quelle di “piccola entità” che spesso sono entrate in annate successive al 2002 (anno in cui le nazioni hanno iniziato a sostituire la propria valuta con quella comunitaria) anche realtà come Malta, che hanno sostituito la lira maltese nel 2008, fanno ricorso a personalizzazioni specifiche per le proprie emissioni.
Proprio sui due euro maltesi spicca quella che per molti è una vera e propria “stella” in realtà ad un occhio più attento ed esperto, la “stella” non è altro che la croce di Malta, simbolo della nazione nonchè nome di un antico ordine cavalleresco che esiste da svariati secoli e per molto tempo è riuscito a mantenere un potere politico e culturale sull’isola disposta al centro del Mar Mediterraneo. Ma quanto valgono questi due euro con la “stella”?
Le emissioni più interessanti sono sicuramente quelle del 2011 e 2012, che sono quelle più ricercate perchè più rare delle altre: si tratta infatti di emissioni in linea di massima più rare, riscontrabili perlopiù nelle nazioni che hanno rapporti turistici o commerciali con l’isola ad esempio la Grecia.
Una moneta da due euro di questo tipo del 2011 e 2012 hanno un valore medio che può essere calcolato tra i 10 ed i 35 euro, a seconda delle condizioni, anche se alcuni venditori sono riusciti a guadagnare fino a 600 euro con monete tenute particolarmente bene, come appena coniate, che presentavano alcuni dettagli che tradivano “errori di conio”, ossia una forma di differenza estetica da parte della zecca, chiaramente non voluta, che in genere porta ad un numero limitato di emissioni a presentare alcune mancanze o “aggiunte”, come l’assenza di stelle o di lettere, come in questo caso quelle che compongono la scritta MALTA.
Proprio queste sono quelle più degne di attenzione, anche se è difficile stabilire la rarità precisa di un eventuale errore di conio.
