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Maurizio Sarri è un allenatore che ha fatto una lunga gavetta per arrivare al successo nel calcio italiano. Originario di Napoli, è cresciuto in diverse località per via del lavoro del padre. Dopo aver giocato a calcio come dilettante, ha abbandonato la carriera di calciatore intorno ai 30 anni e ha iniziato a lavorare in banca. Tuttavia, la sua passione per l’allenamento lo ha spinto a dedicarsi completamente a questo mestiere.

Sarri ha iniziato la sua carriera da allenatore nelle serie inferiori, guidando il Sansovino. Dopo una lunga scalata, è riuscito ad allenare in Serie A a partire dal 2014, quando è stato chiamato a guidare l’Empoli. Durante la sua esperienza con questa squadra, è riuscito a evitarne la retrocessione. Il suo successo con l’Empoli ha attirato l’attenzione del Napoli, che lo ha scelto come allenatore dopo l’esperienza di Benitez.

La sua avventura al Napoli è stata caratterizzata da un gioco spettacolare e da ottimi piazzamenti in classifica. Nel suo terzo anno con la squadra, è arrivato molto vicino a vincere il titolo, ottenendo 91 punti. Dopo il Napoli, Sarri ha avuto una breve esperienza come allenatore del Chelsea, dove ha vinto l’Europa League. Successivamente, ha allenato la Juventus per una sola stagione, vincendo il titolo. Attualmente, è l’allenatore della Lazio, dove ha ottenuto un quinto posto nel primo anno e un secondo posto nella stagione successiva.

Oltre alla sua carriera nel calcio, Sarri si è anche fatto notare per le sue posizioni politiche. Si è a lungo professato di sinistra, definendosi addirittura comunista. Questo atteggiamento politico è stato particolarmente evidente durante la sua esperienza a Napoli, dove è stato considerato un personaggio “rivoluzionario”. Sarri è un uomo molto riservato e appassionato di ciclismo. È anche nipote di un partigiano e ha un figlio di nome Nicolè, nato dal suo matrimonio con Marina.

Dal punto di vista dell’aspetto e dello stile, Sarri è noto per la sua preferenza per la tuta anziché il tradizionale look da allenatore con giacca e cravatta. Questo lo rende facilmente riconoscibile e lo differenzia dagli altri allenatori. Inoltre, Sarri si è anche fatto notare per le sue posizioni particolarmente spiccate e pittoresche in merito al calcio moderno. Ad esempio, ha criticato l’organizzazione della Supercoppa, sostenendo che questa competizione dovrebbe essere disputata nel paese del vincitore del campionato anziché in un luogo neutrale.

In conclusione, la carriera di Maurizio Sarri è un esempio di perseveranza e successo nel mondo del calcio. Dopo una lunga gavetta nelle serie inferiori, è riuscito a diventare uno dei migliori allenatori del campionato italiano. Le sue posizioni politiche e il suo stile unico lo distinguono dagli altri allenatori. Sarri è un personaggio affascinante e riconoscibile nel calcio italiano.
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