Allerta Digitale terrestre: ecco i canali che non si potranno più vedere

Lo sapete che il giorno dello «switch off» sul digitale terrestre è arrivato già da un po’? Dal 21 di dicembre abbiamo visto infatti che sono state interrotte le trasmissioni dei canali di Rai, Mediaset e anche di altri broadcaster a bassa qualità che sono basati sulla tecnologia MPEG-2, al fine di consentire il passaggio al nuovo standard in alta qualità DVB-T2.

Da quel momento in poi gli utenti si potrà usufruire di canali in HD e di nuovi servizi, ma soltanto utilizzando dei televisori o dei decoder compatibili. Il passaggio al nuovo standard del digitale terrestre, determinato dalla volontà e necessità di liberare la banda 700 Mhz, che nel nostro Paese è molto utilizzata, specie dalle tv locali, per far spazio alla rete 5G degli operatori di telefonia, ha consentito quindi di godere di una qualità delle immagini nettamente superiore all’attuale oltre che di ricevere più canali.

Per poter visualizzare in maniera corretta i programmi potrebbe essere necessario effettuare la risintonizzazione degli apparati e, qualora anche dopo aver effettuato la risintonizzazione, persistessero dei problemi di ricezione o qualora i canali non fossero ancora visibili, sarà allora necessario sostituire la propria TV o il proprio decoder con un apparato compatibile con l’HD.

Digitale Terrestre: quali sono le novità?

I broadcaster si sono occupati di avviare le proprie campagne di comunicazione al fine di informare la popolazione della data di completa dismissione dell’MPEG-2, fra cui ne fanno parte i cosiddetti “sottopancia” informativi sui programmi trasmessi con tale tecnologia. Come era stato anticipato, vediamo che i broadcaster avevano deciso di fissare una data comune per indirizzare la comunicazione al pubblico, specie verso le fasce di popolazione più deboli e i bonus che risultano ancora disponibili.

Infine, con l’esaurimento dei fondi, la piattaforma che è stata messa a disposizione dall’Agenzia delle Entrate per ricevere l’autorizzazione al rilascio dei bonus tv non è più attiva e il Ministero aveva avuto intenzione di rifinanziare per un altro anno la misura, anche se l’agevolazione non era stata rinnovata.

Invece, c’è da dire che resta comunque attivo il Bonus Decoder a Domicilio che prevede, in collaborazione con Poste Italiane, la fornitura di un decoder per tutti i cittadini che hanno un’età pari o superiore ai 70 anni, con un trattamento di pensione che stia bene attenzione, però, a non superare mai i 20.000 euro annui e che siano titolari di abbonamento al servizio di radiodiffusione.