The Last of Us 2 in multiplayer? Neil Druckman ci stuzzica!

Neil Druckmann ci invita ad aspettare delle paventate grandi novità…e tutti sperano nella modalità multiplayer di The Last of Us Part II!

The Last of Us 2 potrebbe avere  finalmente una modalità multiplayer! interpretando quanto detto da Neil Druckmann alla fine di questo The Last of Us Day 2020 il primo pensiero è quello, dato che il director dopo aver ringraziato tutti ha anche invitato ad aspettarci grandi novità per “quell’altra cosa”, che in molti hanno quindi interpretato come il comparto aggiuntivo del gioco, la già vista nel primo capitolo modalità Fazioni.

Il The Last of Us Day 2020 dopo aver cambiato nome (prima si chiamava Outbreak Day, ma dati i recenti eventi legati alla pandemia di Covid19 Naughty Dog ha ritenuto di dover cambiare nome per non essere di cattivo gusto) ci ha regalato un tema gratuito per PS4, diversi oggetti da collezione e tanto altro per celebrare come ogni anno il franchise Naughty Dog, ma non ci sono state notizie riguardanti il gioco e suoi eventuali aggiornamento.

In mancanza di altro comunque, per accendere i motori dell’hype possiamo farci bastare il tweet di Druckmann, che è praticamente una conferma detta tra i denti del vicino arrivo della modalità multiplayer per The Last of Us 2: “Grazie a tutti i meravigliosi fan per l’incredibile The Last of Us Day!” Si legge nel tweet riportato qui sotto, “La vostra positività e affetto sono incredibilmente d’ispirazione. Oh, e per quanto riguarda quell’altra cosa… siate pazienti. Ne varrà la pena”.

Chiaramente il boss di Naughty Dog non ha voluto ancora chiarire nulla, e di conseguenza le interpretazioni possono essere molteplici: si potrebbe anche trattare di una qualche espansione per The Last of Us 2, di qualcosa inerente alla serie TV a cui Druckmann sta collaborando con HBO…o ancora, per l’appunto, la modalità multiplayer…che è però la principale indiziata dato che al momento tutte le attese e le attenzioni sono lì concentrate, l’idea è infatti che Druckmann si riferisse proprio a questa.

Non resta quindi che incrociare le dita e rimanere in attesa di un annuncio chiarificatore, considerando che a detta di Druckmann “ne varrà la pena”.

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