I nerf sono piombati immediatamente sulla nuova classe di Hearthstone, il demon hunter. Questo è sopravvissuto e si è evoluto, ma ha dovuto comunque lasciare spazio ad altri mazzi, dando vita ad un metagame tutto sommato sano.
Ecco il codice di una delle liste secondo me più performanti del momento:
AAECAea5AwSKB8y6A9rGA8O8Aw3gvAP3yAP5rgO6xgPXuwPVyAOLugPHxgP5yAO6tgP+yAPEvAPZxgMA
Post nerf non avevamo dubbi che skull of guldan sarebbe rimasta una carta fortissima, così come eye beam che ad 1 mana invece di 0 ha perso sicuramente di velocità ma è rimasta comunque una delle rimozioni singole più forti del gioco…ci hanno invece salutato completamente l’arma con lifesteal, sostituita dalla più pesante ma sinergica warglaves of azzinoth, mentre la carta più pesantemente nerfata, e cioè il demone dormiente è stato accantonato ma non sostituita “nel concept”. Non solo, la sua assenza ha scatenato un effetto a catena per il quale anche la priestess of fury (demone 6/7 costo 7 che infliggeva 6 danni casuali tra i nemici, alla fine del turno) ed il felscreamer (4/4 che scontava il prossimo demone di 2) sono stati estromessi dalle liste competitive del demon hunter.
Infatti con solo un demone dal costo elevato da scontare (priestess of fury) la giocata del 4/4 che sconta risultava incosistente, e la priestess of fury stessa se non venendo mai scontata risultava “solo” una buona carta. Si è quindi deciso di puntare su una versione del demon hunter decisamente più aggressiva, con l’introduzione di una fonte di danni diretti (il 7/4 costo 5 infligge solo 4 danni al contrario dei 6 di priestess of fury e dei 10 del demone dormiente, ma li infligge tutti in faccia qualora lo vogliate) ed altri drop a 1 (la 2/2 senza abilità).
Da menzionare infine le 3 carte che vi ho appena mostrato: questing adventurer diventa rapidamente gigante specie se giocata in combinazione con lo skull of guldan, che permette di giocare facilmente 4-5 carte o più in un solo turno.
Felfin e Watcher sono invece due drop a 2 che si combattono lo slot del costo in questione con chaos strike, qui scelto dal pro player xoxi per avere la massima aggressività. Effettivamente mi trovo d’accordo, in quanto il body del watcher purtroppo non gli permette praticamente mai di rimanere in campo per infliggere danni, mentre il ruolo più difensivo del felfin non si adatta al piano super aggressivo del mazzo.
Le versioni del demon hunter che circolano al momento sono comunque tante, ma aggro o tempo che siano il core del mazzo composto da 24 carte circa sembra ormai consolidato, con gli ultimi 6 slot che si riempono appunto con una combinazione di Questing adventurer, Sightless Watcher, Chaos Strike, Acidic Swamp Ooze, Mana Burn e poche altre carte.
Il mazzo è rimasto competitivo al punto che si vocifera di ulteriori nerf in arrivo per carte come skull of guldan e battlefiend. E’ vero che l’aggressività esagerata di questa classe ha reso giocabili solo mazzi di tipo controllo puro, in quanto i midrange e i combo non hanno gli strumenti necessari a reggere una pressione del genere, ma è anche vero che Resurrect Priest e Galakrond Warlock son sempre stati due mazzi forti nell’ultimo periodo indipendetemente dall’esistenza o meno di Demon Hunter.
Francamente, fossi in blizzard proverei una via alternativa che è stata fin’ora raramente battuta: buffare carte non giocate, piuttosto che nerfare quelle giocate. Penso che nerfare ancora il demon hunter ucciderebbe il mazzo in maniera ineluttabile lasciando troppo via libera ai mazzi control sopracitati, che senza neanche alcun tipo di combo in circolazione appiattirebbero immediatamente il metagame con noiose partite da mezz’ora e passa. Provare a rendere giocabili mazzi freschi e innovativi come libram paladin e spell mage potrebbe invece essere la via, secondo me!