CHI BENE COMINCIA…
Come ogni anno, anche in questo 2019 ho visitato la fiera che, a livello personale, mi piace e mi diverte di più in assoluto fin da quando sono bambino e purtroppo o per fortuna, i bambini e la GW sono ESTREMAMENTE legati.
Dopo qualche incomprensione burocratica sul rilascio del mio pass, mi sono immerso in una quasi apnea metaforica dentro a quel luogo che ancora reputo magico, che ancora E’ magico coi suoi cartelloni giganteschi raffiguranti i nostri personaggi del cuore, bancarelle (di Satana) con sopra ogni sorta di oggetto più o meno inutile ma che, lo sappiamo tutti, compreremo solo per il fatto di essere lì, gli intrattenitori di interi pomeriggi che siamo abituati a vedere dietro uno schermo sono lì, tangibili e a distanza di un passo da noi (ho visto Cydonia di PokèmonMillenium e Marco Merrino A.k.a Croix89) e devo ammettere che la cosa fà un certo effetto pur essendo uno “youtuber” anche io (di tutt’ altra grandezza ovviamente).
UNA GW A STAMPO ESL
Lo sapete che mi piace tantissimo essere ironico e pungente in ciò che scrivo e vi vorrei elencare alcuni degli sponsor principali di questo piccolo medium chiamato GAMING, tra i tornei che hanno visto la luce in questa GW2019 troviamo:
-Rainbow Six Siege/League of Legends (Adidas esports Arena)
-Fortnite (Gillette Bomber Cup)
-Heartstone (INTESA SAN PAOLO SIGNORI)
-Project cars 2 (Logitech G Challenge)
-Counter Strike/League of Legends (ESL Vodafone Championship)
-Gran Turismo Sports (Merceders-Benz)
Ahhhhhh questi passatempi per personcine con difficoltà relazionali…
Due delle Arene che comparivano ad ogni decina di passi, sicuramente protagoniste indiscusse della fiera che, poco per volta, sta abbandonando il suo stampo “anonimo” per prendere una direzione ben chiara a tutti; Games Week vuole diventare il fenomeno E-Sports italiano, molto meno spazio a sviluppatori e rivenditori (presente solo Games Stop e non più MediaWorld) ma ESL ESL ESL.
Per quanto gradirei estremamente avere una fiera dedicata al gaming PROfesisonale e una ai titoli in arrivo e nuova frontiera del Gaming, trovo Games Week ancora un luogo di estremo interesse, dove una determinata tipologia di appassionati può incontrarsi e condividere per l’ appunto un “piccolo passatempo minore”, piccolo appunto negativo è ancora l’ incapacità degli organizzatori di scrollarsi di dosso la preoccupazione di non fare abbastanza biglietti e dover inserire tra le attrazioni della fiera Rapper, Pseudo-player di successo e Youtuber/streamer dal contenuto scarno e talvolta blasfemo (non mi ferisce la cosa ma mi seccherebbe sentir bestemmiare mio/a figlio/a perchè “Youtubeassassinxxx lo fà” e non cercatelo non credo esista) cari organizzatori, tranquillizzatevi, un palco in meno per questi “intrattenitori di altro pubblico” è un palco in più al Gaming e può fare solo che bene.
LA MENZIONE SPECIALE VA A…
…alla Gaming Art e a questo artista, Cristiano Bonora (CLICCATE) che in un momento di discussione tra me e il “collega” ZNNAX, mi ha catturato completamente per farmi realmente apprezzare qualcosa che non mi sono mai soffermato a guardare, vuoi per disattenzione, vuoi perchè in quanto esseri umani diamo tutto per scontato, mi ha fatto ripensare a quanto può accomunare l’ arte e il Gaming, vi invito, anzi no, vi obbligo a cliccare sul link sopra e a perdere due minuti a guardare le illustrazioni che ha saputo valorizzare e rendere ARTE, perchè di questo si parla; non è un segreto che sulle pareti dei conviventi un pò più di nuova generazione non ci sia più posto per un Macchiavelli o un Caravaggio, ma che si tenda a esaltare i miti del momento come calciatori *COFF COFF* o locandine di serie TV ect ect ect….io credo che un bel Kratos a guardarmi con aria incazzata nel soggiorno di casa non me lo leva nessuno, complimenti a tutti quelli che, come Cristiano sanno farci riscoprire qualcosa che, per fretta o disattenzione…ci perdiamo.
Da Gamer/Aki è tutto per stavolta, ci leggiamo ad un prossimo articolo.