Il Buco… o la Fossa che dir si voglia. Come finisce?
Il Buco è un film dall’ambientazione unica e particolare: una prigione verticale di 333 piani anche se a quanto pare persino l’amministrazione sa che ci sono solamente 200 piani. Insomma partiamo bene direte voi. Come funziona questa prigione? Ogni piano è forato nel mezzo e nell’ora del pasto passa questa tavola imbandita di tutto punto… l’unico problema è il piano in cui ti trovi. Difatti, come potrete immaginare, chi è sopra sbaffa il sbaffabile e lascia gli avanzi a quelli sotto. Tant’è che molti piani si ritrovano a non mangiare e costretti a fare veri e propri atti di cannibalismo.
Il nostro protagonista entra nel Buco volontariamente per ottenere un attestato di permanenza e… smettere di fumare. A mali estremi estremi rimedi no? Ebbene il nostro uomo dividerà la cella con svariate personalità che lo faranno crescere, soffrire e ragionare. Tutto inizia dal piano 48 con un buon livello di amicizia con il suo anziano compagno di cella. Che però una volta al piano 172 lo lega e cerca di mangiarselo. A questo punto il nostro Gulliver verrà salvato da una donna che ogni mese scende sulla tavola che ucciderà il vecchio e libererà Gotard (il nostro eroe difatti nella prigione è conosciuto cosi).
Successivamente incontrerà anche la persona che ha gestito il suo colloquio per entrare nel Buco. Anche lei volontaria ed in un piano fortunato: il 33. Questa cercherà di far capire a Gotard che se tutti mangiassero la loro razione resterebbe cibo per tutti i 200 livelli (che però sono 333 e manco lei lo sa). Dopo la morte del suo cane salsiccia Ramses II ed il cambio di piano che toh guarda è il 202 la donna s’impicca. Non serve dire che in quel piano non arriva nemmeno l’argenteria. Il nostro eroe ne uscirà vagamente turbato.
Una volta arrivato al piano 6 capirà di dover portare avanti un messaggio: far mangiare ad ognuno la sua razione e nulla di più e mandare un segno ai cuochi del piano 0. Cosi piano dopo piano con il suo nuovo amico danno il cibo necessario a ciascun carcerato e chi si oppone si ritrova il cervello nei salatini. Dopo una lunga discesa per molti più piani dei 250 stimati da Gotard, ma con ancora il simbolo per i cuochi ( una panna cotta) si ritrovano al 333 dove trovano una bambina. Figlia della psicopatica che scendeva con la tavola.
Il messaggio (sempre la panna cotta) verrà mangiata dalla bambina che diventerà cosi il nuovo messaggio ad onorem. Gotard con la bambina monterà sulla tavola un ultima volta, però rimarrà a terra e la farà risalire. FINE.
Si esatto questo è il finale… comunque la musichetta di intra mezzo è molto bella.