Cosa succede due settimane dopo il lancio di Teamfight Tactics in casa Riot?
Inizialmente annunciato da Riot Games come piccolo contenuto video-ludico che fornisse un’alternativa rilassante al nervosismo che spesso pervade le partite di League of Legends, Teamfight Tactics, ha invece impattato come un meteorite in quel micro universo che è la community del moba più giocato al mondo.
Ma partiamo dal principio: mamma Riot annuncia l’uscita imminente di una modalità del tutto nuova, qualcosa che avrà a che fare con il mondo di Runeterra ormai tanto familiare agli affezionati giocatori, ma che non avrà niente a che vedere con le altre modalità di gioco (urf, one for all, ecc.) che abbiamo visto alternarsi durante le varie stagioni. Una scacchiera al posto della mappa, un’ intera composizione di campioni da scegliere, gestire e potenziare anziché un unico pg da impersonare, nessun team alleato o nemico con cui fare i conti, ma solo sé stessi, con le proprie strategie.
Alcune informazioni e immagini iniziano a circolare ed è subito hype, ma nessuno, nemmeno la stessa Riot, si sarebbe immaginato che il 27 giugno, giorno di rilascio del gioco in Europa, accadesse ciò che è accaduto: server in tilt, code di accesso infinite, addirittura impossibilità di giocare alle modalità standard, giocatori che pur di provare la novità creano account per migrare sui server esteri. Ci sono voluti un paio di giorni perché la situazione si assestasse, e adesso, dopo circa due settimane, scattano le considerazioni. La mia?
Promette bene: il gioco è godibilissimo sia per gruppi che in solitaria; avvantaggia leggermente chi è già conoscitore di LoL, ma può essere approcciato tranquillamente anche da chi non lo è; unisce la strategia e la capacità di adattamento (nello sfruttare al meglio le risorse monetarie, le sinergie tra i vari personaggi, le debolezze delle composizioni altrui) a una buona dose di fortuna (nel trovare gli oggetti e i campioni più adatti al proprio scopo).
Sicuramente il gioco necessiterà di migliorie sotto il punto di vista del bilanciamento, e di essere periodicamente implementato per non perdere di appeal, ma certamente la Riot, che è già ben abituata alle lamentele e ai feedback di un’utenza molto esigente, saprà venirne a capo e, con i suoi tempi, regalarci un’esperienza di gioco sempre più avvincente e completa.
Alcuni piccoli cambiamenti sono già stati apportati, altri annunciati e già attualmente in fase di test sul pbe, ma, appare chiaro che possiamo aspettarci grandi cose da Tft. Più 10 punti a chi ha colto la citazione.
Stay tuned.