Reflusso gastroesofageo: come dormire per alleviarlo

Il reflusso gastroesofageo (GERD) è un problema comune in cui i contenuti dello stomaco risalgono nell’esofago, provocando sintomi spiacevoli come bruciore di stomaco e rigurgito acido. Una delle strategie non farmacologiche che può aiutare a ridurre questi sintomi è la scelta della posizione di riposo durante il sonno. In questo articolo, esamineremo il legame tra la posizione del corpo durante il sonno e il reflusso gastroesofageo, fornendo suggerimenti su quale posizione potrebbe essere più vantaggiosa per alleviare i disturbi.

Il reflusso gastroesofageo è spesso causato da un indebolimento dello sfintere esofageo inferiore, una valvola muscolare che separa lo stomaco dall’esofago. Questo indebolimento consente ai contenuti gastrici di risalire nell’esofago, causando irritazione e sintomi sgradevoli come bruciore di stomaco, rigurgito acido e tosse notturna.

La posizione del corpo durante il sonno può influenzare la gravità del reflusso gastroesofageo. Ci sono alcune posizioni che potrebbero essere utili nel ridurre i sintomi. Ad esempio, dormire sulla schiena con il torace leggermente elevato può ridurre la probabilità di reflusso. L’uso di cuscini o di un letto regolabile può aiutare a mantenere la testa e il torace in una posizione più alta rispetto al resto del corpo. In alternativa, dormire su un fianco, preferibilmente sul lato sinistro, può aiutare a prevenire il reflusso. Questa posizione riduce la pressione sullo sfintere esofageo inferiore, limitando la possibilità di rigurgito acido. Tuttavia, dormire a pancia in giù potrebbe alleviare la pressione sullo sfintere esofageo inferiore, ma potrebbe causare problemi di postura e respiro.

Ci sono anche alcuni consigli che possono aiutare a mantenere una buona posizione di riposo per ridurre il reflusso gastroesofageo. Ad esempio, l’uso di cuscini adeguati sotto la testa e il torace può contribuire a mantenere una posizione elevata e ridurre la possibilità di reflusso. Evitare di consumare pasti pesanti prima di dormire può limitare la produzione di acido gastrico e ridurre la probabilità di reflusso durante la notte. Inoltre, dare almeno 2-3 ore di tempo tra l’ultima assunzione di cibo e l’andare a letto può aiutare a ridurre la pressione sullo sfintere esofageo inferiore. Mantenere un peso corporeo sano può anche contribuire a ridurre la pressione addominale e migliorare la gestione del reflusso. Se il reflusso gastroesofageo è persistente o grave, è consigliabile consultare uno specialista per una valutazione più dettagliata e un piano di trattamento personalizzato.

È importante notare che le esigenze individuali possono variare e ciò che funziona per una persona potrebbe non essere altrettanto efficace per un’altra. La chiave è sperimentare diverse posizioni e adottare quelle che offrono il massimo comfort e sollievo dai sintomi. Tuttavia, se il reflusso persiste o peggiora, è essenziale cercare l’opinione di un professionista medico per un adeguato piano di gestione e trattamento.

In conclusione, la scelta della posizione di riposo durante il sonno può influenzare la gravità del reflusso gastroesofageo. Dormire sulla schiena con il torace leggermente elevato o su un fianco, preferibilmente sul lato sinistro, può aiutare a ridurre i sintomi. L’uso di cuscini adeguati e l’evitare pasti pesanti prima di dormire sono consigli utili per mantenere una buona posizione di riposo. Tuttavia, è importante tenere presente che le esigenze individuali possono variare e consultare uno specialista è consigliabile se il reflusso è persistente o grave.
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