Kakegurui: la passione per il gioco d’azzardo

Kakegurui è un manga nato dalla collaborazione di Homura Kawamoto e Toru Naomura nel marzo del 2014, composto da undici volumi dei quali l’ultimo è stato pubblicato il 22 marzo del 2019.

Le vicende hanno luogo presso l’Accademia Privata Hyakkaou, la quale è frequentata dai figli dei più importanti politici, uomini d’affari ed i ricchi maggiormente influenti sullo scenario economico del Giappone: all’interno di essa vi è stata stabilita una gerarchia che ritrova al proprio vertice coloro che sono più abili nel gioco d’azzardo.

Non importano i voti o i propri successi accademici, chi riesce a vincere e non ha paura di scommettere, gode di fama, rispetto e potere all’interno di queste mura ed anche fuori, in quanto queste due qualità vengono considerate basilari per chi un domani dovrà farsi strada nello spietato mondo degli affari e dell’economia.

Per chi perde al gioco invece, non vi è alcuna pietà; oltre a finire in fondo alla classifica, quando non si è in grado di saldare il proprio debito si è costretti ad accettare un “contratto di vita” (che decide tutto , anche con chi ci si debba sposare) e si perde lo status di essere umano, diventando un animale (cane se si tratta di un ragazzo e gatta se una ragazza) privo di qualsiasi diritto. Tuttavia rimane un privilegio per coloro che sono indebitati, ossia le sfide speciali con i membri del consiglio dell’accademia o coloro che son in cima alla classifica, un’ultima occasione per riguadagnarsi la propria libertà.

Tra i diversi personaggi a mio avviso le più interessanti sono la protagonista, Yumeko Jabami, e l’attuale presidente del consiglio, Kirari Momobami. La prima sembra capitare per caso all’accademia ed inizialmente pare una ragazza semplice ed ingenua, ma rivela subito la sua passione per il gioco: lei non è interessata al denaro, non le importa vincere, nutre un amore folle per le scommesse (soprattutto quando non ne conosce l’esito) e spesso arriva a scommettere la propria vita pur di provare il brivido.

Il presidente invece è un personaggio più enigmatico, dalle prime due stagioni dell’anime (non sono ancora riuscita a mettere mano sul manga, ma rimedierò al più presto) si evince che anche lei sia comparsa dal nulla ed abbia sfidato il vecchio presidente, salendo così al potere. Lei ha stabilito la gerarchia ed introdotto lo status di animale e spesso si vanta di aver creato questo piccolo “acquario” personale dove sopravvivono i più forti; nella seconda stagione ci stupisce sciogliendo il consiglio ed organizzando delle nuove elezioni (ovviamente basate sul gioco d’azzardo) il cui vincitore prenderà la sua vecchia carica.

Mi sento in dovere di consigliare questo anime per diversi motivi, oltre al disegno, i personaggi e la trama accattivante, io ho trovato molto interessante l’argomento alla sua base: in ogni sfida viene introdotto un gioco diverso di cui vengono spiegate le regole e, in seguito, ne vengono svelati anche i trucchi impiegati da coloro che propongono il gioco. Una vera immersione nella psicologia, nei calcoli (dal semplice conteggio delle carte, ma anche molto altro) e nel bluff che sono elementi indispensabili per vincere.

La produzione dell’anime nasce dal progetto di Mappa (abbreviazione di Maruyama Animation Produce Project Association, studio di animazione fondato nel 2011), a cui ha dato ulteriore pubblico Netflix, che per il momento non ha dato alcuna informazione sul rinnovo per la terza stagione. Sicuramente si è già creata una concreta comunità di fan per cui non sarebbe conveniente sospendere il progetto, ma dovremo attendere fino al 2020.

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