Hearthstone : praticamente istantanei i nerf per il Demon Hunter!

Ashes of Outland è stata rilasciata ieri, e con essa ha debuttato la nuova classe del Demon Hunter: il suo strapotere era evidente fin da subito, e la blizzard non ha potuto fare altro che correre immediatamente ai ripari con i nerf.

Con l’uscita di una nuova espansione, la rotazione di tre vecchie espansioni, la nuova classe del demon hunter, il rework della classe del prete e il passaggio di diverse carte in hall of fame, un metagame completamente nuovo e tutto da scoprire si profilava all’orizzonte di tutti i giocatori più o meno competitivi di Hearthstone. Eppure, da scoprire tra ieri ed oggi c’era davvero poco, in quanto vuoi per il fattore novità ma anche e soprattutto per la potenza fuori scala, praticamente TUTTI i giocatori avevano tra le mani versioni più o meno aggressive del Demon hunter…ed io ero uno di quelli.

Queste statistiche vengono dalle prime partite fatte con un mazzo Demon Hunter che posso dire con moderato orgoglio di aver creato di testa mia: la prima lista che mi passa sotto mano era infatti una classica lista iper aggressiva. Ho pensato immediatamente che tutti avrebbero giocato qualcosa di così forte, e scorrendo le carte del demon hunter ho notato che c’erano diverse carte più da midrange comunque decisamente forti ed in grado magari di darmi un leggero edge nei mirror…ma oltre alla qualità a non mancare era anche la quantità, e da qui l’idea: mettere 1x di ogni carta in maniera da sfruttare il potere di Zephrys ed Alexstrasza.

Non un’idea rivoluzionara e sconvolgente, ma effettivamente come vedete da statistica (69% di vittorie, il 56% dei miei avversari giocava demon hunter, tutti in versione classica e super aggressiva) i risultati erano più che soddisfacenti, specie venendo qualcosa creato da me e non dal solito pro player di turno che dettano il metagame del momento con le loro idee. Eppure, giocando contro altri demon hunter “classici”, era evidente come la forza di Zephrys ed Alexstrasza non compensavano assolutamente la perdita di consistenza che si aveva giocando le migliori carte della classe in 2x, specie considerato che raramente si arrivava al punto della partita nel quale si aveva il tempo di giocare una carta pesante come alexstrasza con profitto…così, assetato di vittorie e con il grado Legend nel mirino (dopo questa prima tranche di partite ero arrivato a Diamante 4) è entrato in gioco il classico “se non puoi batterli, unisciti a loro” :

72% di vittorie. 79% di partite giocate in mirror (termine che indica il giocare contro il proprio stesso mazzo) , grado Legend raggiunto l’8 del mese. Qualcosa di mai visto nella mia “carriera” pluriennale di giocatore di Hearthstone. Qualcosa di totalmente folle che suggeriva piuttosto chiaramente il bisogno di modificare carte, da parte di mamma Blizzard. Per mettere bene le cose in prospettiva: sono sempre stato un giocatore nella media per quanto riguarda la ladder...sì certo, non sono l’ultimo degli arrivati, ma neanche un campionissimo. Ho infatti raggiunto il grado Legend 3 o 4 volte negli ultimi 2 anni, provandoci piuttosto seriamente solo 7 o 8 volte al massimo…inoltre, per me è sempre stato imperativo non toccare la ladder nei primi 10-15 giorni del mese per far salire di rank i giocatori più bravi di me. Grazie al nuovo sistema di rank, che permette al matchmaking di  far incontrare giocatori con una winrate simile indipendentemente dal loro rank attuale, ho potuto lasciar perdere questa vecchia abitudine e gettarmi a capofitto nella mischia: normalmente avere una winrate del 65% sarebbe già qualcosa di incredibilmente positivo…con il demon hunter ho toccato vette folli, raggiungendo facilmente il grado Legend.

Se non siete ancora convinti della forza assolutamente fuori scala della nuovissima classe di Hearthstone, date un occhio qui sopra a quest’ultimo grafico. Il demon hunter stava letteralmente schiacciando ogni singola altra classe del gioco tenendole BEN sotto il 50% delle vittorie: Warlock e Druid nelle loro varianti control e token erano quelli che ci provavano meglio…eppure la loro winrate era un comunque tristissimo 45%, una winrate che normalmente appartiene alle peggiori classi del momento, di certo non alla seconda e terza. In arena (la modalità “draft” del gioco) la situazione non era di certo migliore, anzi:

Essere l’unica classe del gioco ad avere un hero power da 1 mana e l’avere un pool di carte di classe che prevede praticamente solo carte forti ha reso immediatamente il cacciatori di demoni il top del top anche nella modalità draft.

La conclusione di questo breve capitolo storico di Hearthstone era inevitabile: dopo circa 27 ore dall’uscita dell’espansione, e cioè verso le 22 di ieri, la blizzard annuncia tramite i propri canali ufficiali qualcosa che non era mai avvenuto nella storia di Hearthstone, e cioè dei nerf IMMEDIATI a ben QUATTRO carte del mazzo in questione. Solitamente le procedure tipiche di Blizzard prevedevano quantomeno un annuncio che mettesse in preallarme i giocatori, annunciando di aver notato uno sbilanciamento del gioco per colpa di talune carte e di star valutando se modificarle o meno, quindi a seguito di questo primo avviso quando poi arrivava il nerf, non era mai stato immediato in quanto serviva comunque tempo anche ai programmatori del gioco stesso di modificare le carte in questione e ai giocatori di metabolizzare l’informazione stessa e prepararsi quindi ad un nuovo meta.

Ora per la prima volta nella storia di Hearthstone, sono stati apportati dei nerf di emergenza per i quali le carte in collezione si presentano nella loro versione “base” ma una volta in game, durante la partita, saranno depotenziate in vario modo:

hearthstone-ha-gia-infastidito-i-cacciatori-di-demoni

– L’arma lifesteal 2/3 costo 3 è diventata ora 2/2.
– Il costo di Eye Beam è rimasto 3, il suo effetto il medesimo ma la riduzione di costo grazie ad outcast lo porta ora ad essere giocabile per 1 mana e non più per 0.
– Il costo del peschino più forte della storia di Hearthstone e del demone dormiente 10/6 invece sono banalmente aumentati di uno, mantenendo gli effetti e le statistiche delle carte completamente invariati.

Che dire? Nerf ovviamente necessari e di un certo peso, che sinceramente denotano secondo me molto tristemente NON incompetenza da parte del team che si occupa di Hearthstone ma di vera e propria malizia, nel creare carte completamente fuori di testa che mettono quindi in allarme i giocatori più competitivi, che saranno quindi più portati ad acquistare un’espansione per rimanere aggiornati e “ad armi pari” con gli altri, mentre il team di playtesting rimane consapevole poi che vi è la possibilità di modificare le carte stesse e renderle più “umane”, rendendo il loro lavoro praticamente a sbattimento zero. Una strategia di marketing che trovo piuttosto becera ed ormai fin troppo palese da qualche tempo a questa parte, unica vera pecca dell’operato Blizzard secondo me davvero ottimo da più di un anno a questa parte.

Sperando di non rivivere mai più un’operazione commerciale tanto evidente e spudorata, tranquilli: motivi di flavor, voglia di provare una classe nuova o portare a 60 il livello della classe sbloccando di conseguenza diverse carte dorate sono ancora motivazioni più che valide per giocare il Demon Hunter in quanto…beh, sì, era talmente forte prima che anche ora sarà assolutamente ancora competitivo. Si tratterà solo, si spera, di poter finalmente studiare un metagame che non sia composto all’80% da un mazzo e reagire di conseguenza. Forse ora ne vedremo davvero delle belle!

 

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